La diffusione della devozione mariana in Europa

Tutti gli studi su Maria, la Madre di Dio, si riferiscono direttamente al nucleo del "credo" cristiano e al kerygma, sia in senso teologico che anche dal punto di vista storico. Pertanto, qualsiasi descrizione della diffusione della “devozione mariana”, sia in Europa che altrove, va di pari passo con la storia della nascita, crescita e diffusione del cristianesimo stesso. Non potrebbe essere altrimenti poiché la figura della Madonna ha sempre avuto un ruolo fondamentale. Il ruolo della Madonna, però, è quello di essere "al servizio" della figura centrale e infinitamente più importante del Figlio, Gesù Cristo, o Dio fatto uomo. "Ad Jesum per Mariam", scrive san Luigi Grignion de Monfort (1673-1716, Francia), coniando così un'espressione latina appropriata e da allora molto conosciuta, che mostra chiaramente come Maria sia "semplicemente" lo "strumento", lo "via" per la quale si arriva alla meta, che è Gesù, Dio.

Bisogna chiarire che una configurazione autentica e adeguata del culto mariano non va di pari passo con l'evoluzione del primissimo cristianesimo. La devozione mariana arriva nei territori evangelizzati dai primi cristiani poco più tardi. Ciò è comprensibile se si considera che negli stessi Vangeli la figura di Maria non è trattata "quantitativamente" nel modo in cui ci si aspetterebbe che fosse considerata la figura di Maria guardandola oggi. Abbiamo una consapevolezza molto maggiore della sua importanza e del suo ruolo nella fede cristiana rispetto a quella che aveva la Chiesa primitiva.

È nel Concilio di Efeso (431, nell'attuale Turchia) che inizia la venerazione del popolo di Dio per Maria. Una venerazione e un amore che crescono nella preghiera e nell'imitazione. Al Concilio, infatti, fu riconosciuta come “Madre di Dio”, titolo che possiamo a ragione considerare come il primo e il più importante tra quelli che le furono successivamente attribuiti (Vergine Santa, Immacolata, Assunta in Cielo, Madre dei Chiesa ...). Il titolo e il ruolo di Maria come “Madre” evidenzia il suo legame diretto con il Figlio di Dio.

Il Concilio di Efeso vide l'avvio di una rapida espansione della devozione mariana che influenzò la vita dei cristiani e influenzò anche la liturgia a tutti i livelli. Lo si vede nell'istituzione delle numerose feste mariane. Fu istituita anche la pratica degli inni e delle preghiere devozionali. Uno dei primi testi che invoca Maria come "Theotokos" (Madre di Dio), conosciuto anche in Occidente in forma simile, l'invocazione "Sub tuum praesidium", si diffuse rapidamente ovunque, compresa l'Europa, quasi di pari passo con l'evangelizzazione della Chiesa primitiva:

"Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo messi nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta".

Possiamo quindi dire che, dopo la prima diffusione del Cristianesimo, nel I e ​​II secolo in Palestina, fino ai giorni nostri in Turchia e Grecia e in alcune zone del Nord Africa, la devozione mariana comincia a crescere. Dal III e soprattutto dal IV secolo in poi, il culto a Maria comincia non solo ad apparire (soprattutto come “Madre di Dio”) ma anche a crescere e a diffondersi in un'area più ampia del Medio Oriente, negli attuali Balcani e in Italia, Francia, Spagna. Da Carlo Magno in poi la devozione mariana comincia ad estendersi in gran parte dell'Europa, compresa l'attuale Russia. Nel IV secolo, dagli imperatori Costantino e Teodosio in poi, il cristianesimo trovò in Roma un volano di eccezionale crescita. È in questo periodo, ad esempio, che la data del Natale viene fissata al 25 dicembre, in sostituzione della più antica festa pagana del “Sol invictus” (330). Questo anniversario, celebrando la nascita di Gesù Cristo, ha avuto innegabilmente un ruolo importante nel sottolineare il ruolo e l'importanza della beata "donna" dalla quale è nato il Figlio di Dio.

A partire dai secoli V e VI, nell'ambito della pratica devozionale intorno alla nascita di Cristo, si diffusero i noti inni "Akathistos" ("Madre di Dio", si noti qui il significato materno del titolo pure). Questi avevano un’impronta e una sensibilità prettamente bizantina. Allo stesso tempo, iniziano ad apparire sempre più icone con Maria come soggetto. Le icone sono ancora di origine ortodossa. Tuttavia, lungi dal restare soltanto nell'ambito ortodosso, le icone diventano molto diffuse. A Roma, una prima istituzione nel Codice di Diritto Canonico della memoria della "Madre di Dio" appare dopo la nascita del Signore, cioè il 1° gennaio, mentre in Oriente si sta diffondendo la memoria dell'Annunciazione, legata alla la data del 25 marzo (esattamente 9 mesi prima della nascita, avvenuta il 25 dicembre).

Nel 553, il Concilio di Costantinopoli proclamò il secondo titolo e dogma mariano, quello della verginità perpetua di Maria, con il quale si afferma che Maria rimase vergine "prima", "durante" e "dopo" la nascita di Gesù. L'iconografia ha subito assimilato questa pronuncia e, nelle immagini di Maria sulle icone, due stelle dorate appaiono dipinte sulla veste della Madonna (verginità "prima" e "dopo" il parto, mentre la terza non si vede, segno del mistero che lo circonda, cioè che rimase vergine anche "durante" il parto).

Gli altri due dogmi mariani, quello dell'Immacolata Concezione e quello dell'Assunzione di Maria Santissima, sono molto più tardi (rispettivamente del 1854 e del 1950).

A partire dal XIII secolo, invece, i monaci dell'ordine cistercense svilupparono la nota forma di preghiera mariana che prende il nome di Rosario, termine che deriva dall'usanza medievale di porre sulle statue una corona di rose della Vergine. Questa pratica si diffuse ovunque e, dopo un periodo relativamente breve in cui cadde in disuso, fu rilanciata da Papa Sisto IV nel XV secolo. Il Rosario venne successivamente spiegato dettagliatamente da San Pio V, detto il "Papa del Rosario", nel 1569 con la bolla "Consueverunt Romani Pontifices"

Le apparizioni mariane risalgono agli inizi del cristianesimo. La prima apparizione è a San Giacomo, uno dei 12 apostoli. Le apparizioni mariane si diffusero in tutta Europa. Le apparizioni sono moltissime e spesso corrispondono all'innalzamento di un santuario, meta di pellegrinaggi.

Così a Einsiedeln, nel cuore della Svizzera, nel luogo che commemora la morte violenta di un eremita nell'861, arrivò nel 1466 una statua della Vergine Maria che trasformò il luogo in un importante santuario mariano, A Mariazell, in In Austria venne eretta una basilica, la più importante della nazione, che ospita una scultura lignea della Madonna, oggetto di venerazione fin dal XII secolo.

Ad Altötting, in Germania, nella Cappella delle Grazie si trova la cosiddetta "Madonna Nera", una statua lignea scolpita intorno all'anno 1330. Le origini della cappella risalgono ad un periodo precedente (700-1000), ma è dopo il primo miracolo di guarigione del 1489 che iniziano i pellegrinaggi mariani ad Altötting e la Cappella viene abbellita con una navata centrale e un camminamento di ronda, successivamente venne ricostruita anche la più grande Chiesa Collegiata e fu eretta un'ulteriore Basilica per accogliere il crescente numero di pellegrini in arrivo.< /p>

A Loreto, in Italia, dopo che la Casa della Madonna fu trasferita da Nazareth, tra il 1400 e il 1500 fu eretto un santuario, che la ingloba interamente, meta di numerosi fedeli verso quello che è a ragione considerato il più grande luogo mariano italiano di culto.

Nello stesso periodo a Częstochowa, in Polonia, crebbe nei secoli la devozione verso l'antica icona della Madonna Nera con Bambino (XIV secolo) culminando nell'attuale imponente santuario. A Lourdes, in Francia, dopo le apparizioni mariane del 1858, viene eretto il noto santuario presso la Grotte de Massabielle. Infine, in seguito all'apparizione di Maria a tre bambini a Fatima, a Santarem, in Portogallo, nel 1917, fu costruita una basilica. Il Santuario di Fatima è l'ultimo grande santuario mariano europeo consacrato all'interno della Chiesa cattolica.

La storia del cristianesimo europeo ha visto la nascita di numerose e spesso antiche confraternite mariane, nonché di ordini religiosi e istituti di vita consacrata che, maschili e femminili, claustrali e non claustrali, si ispirano tutti a Maria come punto di riferimento per la loro vita spirituale. Oggi queste istituzioni dedicate a Maria sono particolarmente attive non solo nell'ambito della vita consacrata, ma anche in quello dei fedeli che si organizzano in gruppi di preghiera o associazioni dedicate alla Madonna. Molti santi hanno dato forza a questi gruppi dando vigore alla devozione mariana in tutta Europa. Tra i santi vanno da Sant'Agostino d'Ippona a San Massimo il Confessore, da San Bernardo di Chiaravalle a San Francesco d'Assisi, da San Domenico di Guzmán a Santa Brigida di Svezia, da San Luigi Grignon de Montfort a Sant'Alfonso Maria de' Liguori, da San Giovanni Bosco a San Massimiliano Kolbe, per finire con San Pio da Pietrelcina e Santa Teresa di Calcutta, per citare i più conosciuti.

A livello teologico, c'è una crescente, reale riflessione sul culto mariano che costituisce il fondamento e la base per lo sviluppo di una vera teologia mariana sostenuta da importanti centri di studio in tutta Europa.

DIEGO MECENERO | teologo, scrittore e giornalista | Italia

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